giovedì 24 gennaio 2013

Guerra Fredda atto II: ciak, azione?


Nell'Europa meridionale la guerra in Siria sta diventando un chiaro esempio di forza tra i poteri occidentali e orientali.

Il 15 marzo 2011 la Primavera Araba contatta anche la Siria dove in diverse città del paese i civili scendono in strada a manifestare contro Bashar al-Assad e il suo governo. Il 25 Marzo una manifestazione che conta 100.000 persone, si svolge a Dar'a. Durante la giornata settanta persone perdono la vita. Successivamente il governo cerca con qualche manovra politica di sistemare la situazione nel paese, ad esempio attraverso la liberazione di duecento prigionieri. Tuttavia il risultato non è quello sperato da Assad e il suo governo. Nel mese di aprile del 2012 gli scontri si propagano in altre città, da Dar'a a Baniyas, da Al-Qamishji a Douma a Harasta, che si trovano alla periferia di Damasco. I confini con la Giordania vengono chiusi.

Il 29 luglio 2011 nasce l'Esercito Siriano Libero (FSA), composto de ex ufficiali dell'esercito regolari e da volontari civili. Gli scontri diventano sempre più cruenti: l'FSA accusa il governo di Assad di essere ormai sconfitto e di bombardare gratuitamente la popolazione come ultimo atto disperato di resistenza; gli scontri sembrano arrivare alla conclusione quando arrivano nelle due città più importanti, Aleppo e Damasco. Ormai il governo di Assad sembra compromesso ma continua la sua offensiva con cariche di elicotteri e cacciabombardieri sulle posizioni nemiche. Il 2 agosto 2011 l'aeroporto di Menagh, vicino ad Aleppo e base dell'aviazione siriana, è attaccato dal FSA.

Pochi giorni dopo il primo ministro siriano Riad Farid Hijab diserta e scappa in Giordania, accusando di genocidio Assad, aggiungendo che piuttosto che affiancarlo in questo orrore preferirebbe stare dalla parte dei ribelli.

Intanto la Primavera Araba si spegne. Nell'Africa del nord i vecchi governi e dittature ancora in carica scrivono nuove costituzioni e leggi a favore dei cittadini. I neo governi “eletti democraticamente” cercano stabilità con altrettante nuove costituzioni e leggi.
Anche se la situazione non è del tutto stabile, i grandi disordini e rivolte sembrano cessate, ma in Siria no: in Siria la guerra civile è ancora violenta e non sembra avere fine.

Si registrano violenze sui civili anche da parte dei ribelli; nel mese di novembre si aggiunge una notizia diffusa da alcune esponenti del FSA che il governo di Assad sarebbe pronto se necessario ad usare armi chimiche contro la popolazione. I primi a rispondere a questo oltraggio verso l'umanità sono gli USA, nel mese di dicembre il presidente Obama dichiara: “Se il regime di Assad dovesse usare armi chimiche sarebbe inaccettabile e ci sarebbero delle conseguenze”.

A inizio gennaio 2013, dopo sette mesi dal suo ultimo discorso pubblico(fatta eccezione per un'apparizione due mesi prima su un canale nazionale russo dove Assad dichiarava che non si sarebbe mai arreso) presso la Casa delle Arti e della Cultura a Damasco, Assad annuncia che lui, il suo governo e la Siria non si piegheranno ai rivoluzionari del FSA, finanziati dai poteri occidentali, e dichiara anche di ringraziare il governo Russo, Cinese e Iraniano per l'aiuto che gli è stato dato durante questa guerra. Assad lancia inoltre un appello di possibile dialogo con chi sarà disponibile a farlo, e al contempo non avrà pietà contro i “traditori della Siria”.

Dopo questa dichiarazione pubblica di Assad ci sembra quasi di tornare ai tempi della Guerra Fredda, ma questo pensiamo sia impossibile: ormai certi conflitti d'interesse tra occidente e oriente dovrebbero essere finiti dopo la caduta dell'URSS e con l'avvento della globalizzazione.
Poi accade qualcosa che riteniamo piuttosto analogo alla Guerra Fredda che ricordiamo nei libri di storia: accade che da Teheran l'agenzia Fars ha annunciato che forze navali russe, cinesi, iraniani e siriane effettueranno “esercitazioni anfibie congiunte lungo la coste siriane nelle prossime settimane”1,Sarebbe senza dubbio la più grande esercitazione navale/militare mai eseguita nella storia del Mediterraneo(si parla di 90 mila militari più velivoli e mezzi corazzati)
La Russia ha più volte smentito questa voce di dispiegamento militare in difesa della Siria, precisando che sarebbero mobilitate solo le forze necessarie per la possibile evacuazione dei cittadini russi ancora presenti in Siria. I radar USA segnalano navi da guerra russe sbarcate verso la Siria, ma i militari russi smentiscono con risposte sarcastiche sulla tecnologia americana forse danneggiata e sulla scarsa conoscenza geografica dei sui uomini. Ci appare insolito però che una nave da cargo russa chiamata Alaed che trasporta elicotteri da attacco Mi-25 e missili presumibilmente destinati alla Siria sia stata fermata al largo delle coste britanniche dalla Royal Navy e subito dopo abbia cambiato rotta verso la Scozia.

Ci chiediamo come sia possibile che nel 2013 si ripresentino ancora le condizioni per uno scontro di forze orientali contro quelle occidentali (con la solita contrapposizione tra Russia e America). Il mondo non si è globalizzato? Non di dovrebbe remare tutti dalla stessa parte per l'equilibrio del benessere mondiale? l'ONU a cosa serve? Forse i problemi che hanno scatenato questa guerra civile in Siria vanno ben oltre i diritti dei cittadini siriani e le colpe del malvagio dittatore Assad.
Magari gli interessi principali sono i gasdotti che la Russia ha nel territorio siriano come unico collegamento per raggiungere l'Europa senza dover passare da territori ostili come la Turchia.
Inoltre la base navale di Tartus (ultimo allacciamento commerciale Russo sul Mediterraneo) deve essere difesa a ogni costo, tutto questo mostrerebbe l'importanza della Siria a livello strategico negli interessi mondiali: da parte degli USA come definitiva chiusura della Russia sul Mercato Mediterraneo. Il presidente Obama preoccupato per la sua rielezione ritira molte truppe di marines dal territorio arabo, poi salvo permettere che un sommergibile nucleare USA urti casualmente una nave da pesca nello stretto di Hormuz dove la Convezione di Montego stabilisce chiaramente che chi transita per lo stesso debba essere i emersione e con bandiera issata per riconoscimento. Chissà perchè un sommergibile nucleare USA debba invece transitare sommerso (forse non molto in profondità avendo scontrato una nave da pesca) quindi si muova in maniera furtiva, con un mezzo militare pesante , violando totalmente il regolamento e durante una situazione non proprio di tranquillità assoluta. Forse l'Iran si è alleata alla Siria a causa di un nemico comune: Rami Khouri (direttore dell'Issam Fares institute of public policy and international affairs all'American university di beirut) scrive che l'America (spinta da Israele) sta cercando di isolare l'Iran dal mercato mondiale; quindi perché non allearsi alla Siria in questa guerra?
In una dichiarazione Ali Akbar Velayati ( uno dei più importanti consiglieri della Guida Suprema iraniana) descrive la Siria come “la linea rossa iraniana”, termine molto in voga negli ultimi accadimenti geopolitici. Per spiegare L'importanza di questa “linea rossa” basti pensare all'ultima dichiarazione di Assad (comparsa nell'agenzia iraniana Fars News) in cui dà istruzioni, generiche ma chiare, ai propri comandanti militari di attaccare Israele e con questo gli interessi Americani. Inoltre la Siria ha messo a disposizione degli alleati iraniani i propri missili balistici, che dovrebbero essere puntati su Israele, invece i missili di fabbricazione Russo/Sovietica Yakhont sarebbero puntati contro la marina USA presente nel Mediterraneo.
La Cina invece potrebbe essere coinvolta (si sono registrate 12 navi cinesi provenienti dall'Egitto dove erano situate) a causa della sua alleanza con la Russia e contemporaneamente per la volontà di rafforzare il suo ruolo tra le figure dominanti del pianete nella nuova era economica.

Probabilmente sono tutte casualità fortuite come l'uomo sbagliato al momento sbagliato; magari non esiste una vera possibilità del ritorno della tensione mondiale tra Occidente e Oriente; magari la Russia, la Cina, l'Iran e la Siria non dispiegheranno nessun super esercito navale nel mar Mediterraneo orientale; magari i novanta mila militari sono solo un'immaginazione dei media; magari fra qualche giorno ci saranno dei titoloni grotteschi sui nostri quotidiani. Vedremo come andranno le cose, intanto spero che questo primo post nel mio blog vi sia piaciuto e che l'abbiate trovato interessante. Aggiungo un ultima cosa: non prendere quello che vedete scritto in questa pagina come un'unica verità di quello che succede intorno a noi, prendetelo come un'ispirazione per cercare la verità. Chissà magari in questo post c'è la verità su quello che succede nel mondo, ma trovare conferma anche altrove fa si che si abbia un'informazione a 360 gradi.

Grazie per la vostra attenzione.

Andrea Ferraioli.

Fonti:




1http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-19/siria-russia-anche-cina-172139.shtml?uuid=AbhmD1uF